Ora che la tempesta di Sala d’Ercole è passata eccoci qui a chiedere: ma il bullo dov’è? Teoricamente dovrebbe essere a Roma, a fare la spola tra Camera e Senato per ottenere quel via libera alla rateizzazione del debito che nella Finanziaria viene dato per certo e che purtroppo certo non è. Ma è un’illusione ottica. Perché i bene informati sostengono che l’interesse del de cuius, in questo momento, sia invece quello di trovare uno spazietto alla Cassa Depositi e Prestiti per chiudere, con la copertura del potente carrozzone romano, i guai di Sicilia Patrimonio Immobiliare, la società alla quale il governo Lombardo, di cui il bullo era un pilastro, aveva affidato la vendita degli edifici intestati alla Regione. Un’operazione opaca, con strascichi giudiziari che ancora non si chiudono. I tetti di quei palazzi scottano. La rateizzazione del debito può attendere.