L’associazione “Sicilia, Arte e Cultura” di Nino Strano era già stata nei mesi scorsi al centro di alcune polemiche. Per la concessione, da parte dell’allora assessore al Turismo Sandro Pappalardo – stessa area politica di Strano – di un contributo da 300 mila euro per l’organizzazione di alcuni concerti, a cavallo di Natale, fra Agrigento, Catania e Taormina. Il direttore artistico della manifestazione è anche il capo dipartimento del Turismo di Fratelli d’Italia. Mentre Pappalardo, prima del suo passaggio ad Enit e le dimissioni consegnate a Musumeci, è stato l’assessore al ramo per circa un anno e mezzo. Nonostante il finanziamento ragguardevole da parte della Regione, alcuni dei concerti organizzati da Strano si tennero a pagamento: per assistere a quello di Nino Frassica, ad esempio, il prezzo del biglietto oscillava fra le 11 e le 22 euro. Sui 1826 contributi erogati da Palazzo d’Orleans, quello all’associazione “Sicilia, Arte e Cultura” era risultato fra i più corposi (al 69° posto). Di fronte alle amicizie i tagli vanno a farsi benedire.