Lui si è già scusato e con le scuse crede di avere già superato il problema, scandaloso e indecente, della cassa integrazione; crede che i siciliani, in disperata attesa di un aiuto, lo abbiano già perdonato. Ma Musumeci non è il Cireneo che porta la croce degli altri. E’ il presidente. E’ quello che sceglie uomini e mezzi. Gli assessori e i dirigenti che in questi due anni hanno portato la Regione al disastro sono il frutto delle sue scelte. Gaetano Armao, quello che si è inventato la Finanziaria di cartone, il cui fallimento si intravede già sull’orizzonte di Roma, è un uomo suo, protetto da lui perinde ac cadaver. Giovanni Vindigni, il dirigente del Lavoro che si è dimesso perché incapace di gestire 140 mila richieste di cassa integrazione è stato scelto e messo lì da lui non più di tre settimane fa. Più che delle nobili scuse servirebbe un umile mea culpa.