“Il presidente della Repubblica, che ringrazio, mi ha conferito l’incarico di formare il governo, che ho accettato con riserva. Oggi stesso avvierò le consultazioni con tutti i gruppi parlamentari, e all’esito di questo confronto mi dedicherò alla stesura del programma assieme alle forze politiche hanno espresso sostegno a questo nuovo progetto politico. E’ una fase molto delicata per il Paese, dobbiamo uscire dall’incertezza politica innescata dalla crisi di governo”. Così Giuseppe Conte, dopo aver ricevuto da Sergio Mattarella l’incarico di formare il nuovo governo.

Può finalmente partire, dopo ventuno giorni in altomare, la nuova esperienza di governo. Si passa dal gialloverde al giallorosso, con il Pd dentro. “Siamo agli albori di una nuova legislatura Ue e dobbiamo recuperare il tempo perduto per consentire all’Italia il ruolo da protagonista che merita. Il Paese ha l’esigenza di procedere speditamente”, ha aggiunto il premier incaricato, Giuseppe Conte. Tra le priorità indicate la manovra di bilancio. “Non sarà un governo ‘contro’ ma un governo per modernizzare il Paese e per i cittadini. Realizzerò un governo nel segno della novità è quello che richiedono anche le forze politiche”. Conte ha parlato di “stagione riformatrice, di rilancio, di speranze, che offra al paese certezze”. Lavoreremo per “un Paese migliore, un Paese che abbia infrastrutture sicure, reti efficienti, che si alimenti con energie rinnovabili, che valorizzi i beni comuni, che integri stabilmente nella propria agenda politica il benessere eco-sostenibile, che rimuova diseguaglianze di ogni tipo”.

“Deve essere un Paese di riferimento nella protezione delle persone con disabilità, che non lasci che i giovani si disperdano con esperienze all’esterno ma che sia un paese attraente per giovani che sono all’estero, che veda un Mezzogiorno rigoglioso – ha detto ancora Conte -. Un Paese nel quale la pubblica amministrazione non sia permeabile alla corruzione, un Paese con una giustizia più equa ed efficiente dove le tasse le paghino tutti, ma proprio tutti, ma le paghino meno”. “Molto spesso negli interventi pubblici sin qui pronunciati ho evocato la formula di un nuovo umanesimo, non ho mai pensato fosse lo slogan di un governo ma l’orizzonte ideale del Paese”.

Le consultazioni di Conte per la formazione di un nuovo governo si terranno a Montecitorio. A quanto si apprende, Conte incontrerà le delegazioni, forse già da oggi, nella Sala Busti. Le dichiarazioni alla stampa si dovrebbero tenere nella Sala della Regina. Anche Donald Trump, che nei giorni scorsi aveva palesato il suo apprezzamento per Conte (dopo il vertice del G7 a Biarritz, chiamandolo Giuseppi), può esultare sommessamente.

Il presidente del Consiglio incaricato, dopo aver lasciato il Quirinale, si è subito recato a palazzo Giustiniani per un colloquio di un’ora e mezza con la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati. Poi si è recato alla Camera, dove è stato ricevuto dal presidente Roberto Fico. La prima delegazione ad essere ricevuta da Conte a Montecitorio, nella sala Busti, è stata quella del gruppo Misto – Maie. Le consultazioni proseguiranno domani: con il Pd alle 12:30, mentre quello con il M5S sono previste alle 13:30. Alle 10:30, invece, Conte vedrà la Lega e alle 9:30 Fratelli d’Italia, il cui incontro era inizialmente previsto per questa sera alle 19 ma è stato rinviato.