A chi pensava che il successo elettorale avesse sedato le ambizioni all’interno della nuova Lega si sbagliava. Al contrario, il successo alle urne della settimana scorsa ha fatto volare gli stracci. E Stefano Candiani, sottosegretario all’Interno e commissario del Carroccio in Sicilia, s’è fatto sentire. Dalle colonne di Repubblica, infatti, il vicerè di Salvini ha messo nel mirino Angelo Attaguile, uscito ridimensionato dalla battaglia per Bruxelles, dove ha incassato ventimila voti e si è posizionato settimo all’interno della lista: “Ha avuto la sua opportunità – ha spiegato Candiani a proposito dell’ex Mpa – come chiunque nella Lega. Ci ha messo abbondantemente in imbarazzo con la storia del sostegno della famiglia Genovese a Messina. Ha pensato a raccattare voti per se stesso anziché per il partito. Ma ha perso le elezioni e avrà tempo di meditare sul perché”. Ad Attaguile Candiani addossa un’altra colpa: “Le voci di una mia sostituzione sono state messe artatamente in giro da Attaguile per accreditare se stesso. Solo un grande bluff. Anche in Umbria dovevo restare cinque mesi e invece sono rimasto cinque anni. La fiducia di Salvini nei miei confronti non è mai venuta meno”. Il commissario del Carroccio, inoltre, ha confermato che la Lega non ha intenzione di entrare nel governo Musumeci: “Non ci interessa entrare in giunta finché non avremo un peso anche all’Ars. Stimo Musumeci ma finché nella maggioranza ci saranno soggetti come Micciché non ne faremo parte”.