L’altro sconfitto alle Europee in casa Lega si chiama Igor Gelarda. Al consigliere comunale di Palermo erano state affidate le chiavi per la costruzione di una classe dirigente del Carroccio in Sicilia. Ma il piazzamento di domenica scorsa, alle spalle di Donato e Tardino, ne ha frenato le ambizioni. Lo stesso Stefano Candiani, che lo ha sempre avuto al fianco dal suo sbarco nell’Isola, adesso ne aveva preso le distanze: “Gelarda ha perso perché ha fatto una battaglia personale screditando gli altri. Non ha saputo fare squadra ed è stato punito dalle urne. Annalisa Tardino è stata brava e fortunata – ha aggiunto il commissario della Lega in Sicilia, in un’intervista a Repubblica – Ha saputo capitalizzare a suo favore i punti deboli dei competitor interni”. La Lega nell’Isola è andata oltre il 20%, ma non per questo si aprirà al contributo di quanti vorrebbero tentarne la scalata solo per avere un ruolo istituzionale: “Già nei mesi scorsi tanti deputati regionali si sono fatti avanti. Già da tempo avremmo potuto costituire un gruppo all’Ars, ma non ci interessa imbarcare chi vuol salire sul carro del vincitore, magari per ottenere un assessorato che non è riuscito a conquistare col partito in cui è stato eletto”.

LA RETTIFICA DI CANDIANI

Il commissario regionale della Lega, Stefano Candiani, ha smentito parte delle dichiarazioni riportate da Repubblica. Lo ha fatto con un post su Facebook in cui riconosce il lavoro svolto da Gelarda per il partito in Sicilia: “A volte capita di leggere (ma dovrei dire il 90% delle volte su qualche giornale maliziosetto…) parole in più o in meno di quelle che avevo detto al giornalista che mi ha intervistato! Igor Gelarda è un amico e ha fatto un gran lavoro per fare crescere la #Lega. L’impegno continua. A partire da Palermo, che va ancora liberata da Orlando”.