“Le responsabilità della docente vanno ben oltre l’omessa vigilanza, come erroneamente e ripetutamente è stato riportato”. Lo ha detto il direttore dell’Ufficio scolastico provinciale di Palermo, Marco Anello, intervistato dal Giornale di Sicilia, a proposito della vicenda che ha investito Rosa Maria dell’Aria, la docente dell’Itis di Palermo che non avrebbe vigilato sulla realizzazione (e successiva proiezione) di un video in cui i propri studenti accostavano il decreto sicurezza alle leggi razziali del ’38. A distanza di mesi il caso è ancora aperto. Anello si chiede “perché si sia scelta la strada di una violenta campagna mediatica, invece dello strumento legislativamente preordinato del ricorso d’urgenza. Ciò in considerazione anche del fatto – aggiunge – che tale utilizzo improprio dei mass-media proviene da un’esponente della classe docente, che dovrebbe mettere in guardia i ragazzi rispetto all’abuso dei mezzi di comunicazione”.