E’ come se provassero un enigmatico piacere, una vaga promessa di delizie non ancora scandagliate, nell’indicare un nemico cui scaraventare addosso, di volta in volta, l’annuncio di una nuova e diversa riforma. Luigi Di Maio e il Movimento cinque stelle, tra le tante invenzioni e tra i molteplici sforzi creativi con i quali da circa tre mesi dilettano gli osservatori delle vicende pubbliche italiane, possono infatti adesso vantare anche l’elaborazione di una nuova categoria d’interventi in cui il legislatore articola… Leggi l’articolo completo su ilfoglio.it