Le anime belle di Sicilia – quelle che non perdono mai l’occasione di schierarsi con i santi e i santoni dell’antimafia – vivono giorni di grande imbarazzo. Da un lato vorrebbero indignarsi per il volgare sfregio che Ilda Boccassini ha assestato non solo alla memoria di Giovanni Falcone ma anche e soprattutto a quella di Francesca Morvillo, la moglie stritolata con lui nella strage di Capaci. All’un tempo però questi campioni dell’impegno civile non trovano il coraggio di pronunciare una parola contro la magistrata dai capelli rossi, autrice del libro dove si ritrovano le piccanti rivelazioni su una sua love story con l’eroe palermitano ucciso dalla mafia. In fondo anche Ilda è un’eroina: perseguitò Previti e Berlusconi. E se ora ha fatto un passo falso, quasi indecente, chi se ne frega. Le anime belle la coprono con il loro silenzio e la loro vigliaccheria.