La terribile ondata di incendi che ha coinvolto lo scorso weekend il Palermitano e il Trapanese – sono stati oltre 150 i roghi divampati in Sicilia tra venerdì e sabato – hanno svegliato Legambiente, che ha avanzato sette proposte alla Regione Siciliana per prevenire il rischio. Tra cui la richiesta “all’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente di rivedere subito l’organigramma del Corpo Forestale regionale”. Al governo viene chiesto di “potenziare i reparti dei Carabinieri Forestali in Sicilia”, mentre all’Ars “di varare urgenti norme sanzionatorie per impedire ogni utilizzazione economica delle aree percorse da incendi”. Dall’assessore Cordaro (Territorio e Ambiente) ci si aspetta “un atto di indirizzo e disporre delle ispezioni a tappeto affinché i catasti comunali delle aree percorse dal fuoco vengano redatti in modo tempestivo”. Secondo Legambiente “occorre redigere, ogni anno il rapporto regionale sui dati degli incendi, ripristinando la pubblicazione sul sito web del Corpo Forestale Regionale” e “rivedere la distribuzione dei presidi territoriali antincendio per garantire la tutela di Aree Naturali Protette e Siti Natura 2000”. Infine “è necessaria l’emanazione di Linee guida per gli interventi a tutela delle formazioni vegetali naturali e per l’intervento nelle aree non demaniali, valorizzando quella particolare previsione delle legge regionale che tutela tutto il patrimonio vegetazionale e non solo i boschi”. “Speriamo che almeno alcune di queste proposte – dice Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – vengano accolte e su queste si possa, finalmente, lavorare per cercare di smuovere dall’immobilismo una Regione inadempiente per fermare lo scempio e la distruzione provocati dagli incendi che ogni anno si ripetono in Sicilia. Infatti, ancora oggi, la Regione non ha firmato l’accordo con i Vigili del fuoco per gli straordinari e per avere, quindi, più squadre antincendio. In genere la firma veniva apposta a giugno, comunque sempre tardi. Questo dimostra ancora una volta le inadempienze e le responsabilità della Regione. Infine, chiediamo pene più severe per i delinquenti che appiccano il fuoco e annunciamo che ci costituiremo parte civile in tutti i processi, nel caso in cui venisse arrestato in flagranza di reato un piromane”.