Roberto Scarpinato si candida con il Movimento 5 Stelle alle elezioni Politiche. Il nome del magistrato è stato inserito da Giuseppe Conte nel listino blindato, confermato poi dagli iscritti sulla piattaforma SkyVote. Sarà capolista al Senato in Sicilia occidentale. Il suo impegno politico, però, è stato accolto con freddezza da un (ex) collega: Antonio Ingroia. Che qualche giorno fa, sui social, ha manifestato “sorpresa” e “profondo stupore” per la decisione di “un amico e già collega che ho sempre stimato per il suo impegno, la sua coerenza e la sua lucidità di visione”. “In primo luogo – ha spiegato Ingroia – perché Roberto Scarpinato si ritroverebbe così candidato nelle stesse liste con un altro ex-magistrato, l’ex Procuratore Nazionale Antimafia Cafiero De Raho, che negli ultimi anni è rimasto famoso soprattutto per l’incomprensibile esclusione di Nino Di Matteo dal “pool stragi” che avrebbe potuto fare luce sulla terribile stagione stragista del ’92-’93. In secondo luogo, perché Scarpinato avrebbe accettato la candidatura proprio da chi, attuale capo politico del M5S, era Presidente del Consiglio quando – per ragioni tuttora oscure – l’allora ministro della Giustizia Alfonso Bonafede si rimangiò l’offerta fatta qualche ora prima a Nino Di Matteo di nominarlo a capo dell’Amministrazione Penitenziaria, con conseguente grande sollievo dei mafiosi ergastolani responsabili della stagione stragista appena uscita la notizia del dietrofront di Bonafede”.