Che tra Salvini e Orlando non corresse buon sangue ce l’aveva ampiamente dimostrato il sindaco di Palermo, che a inizio anno aveva deciso di “impugnare” il decreto sicurezza attirandosi le ire del Ministro. Ma adesso, a distanza di mesi, la saga va avanti. Salvini ha risposto malamente ad alcune dichiarazioni del “professore”, che nel corso di una conferenza stampa con Mediterranea Saving Humans, organizzata qualche giorno fa a Palazzo delle Aquile, aveva accusato il leader del Carroccio di “complicità morale e politica di strage”. “Quello che abbiamo visto è la conferma di un genocidio volontario, determinato dal comportamento del ministro dell’Interno” aveva detto Orlando. Salvini, riproponendo l’articolo “incriminato” sulla propria pagina Facebook, aveva commentato: “Secondo questo fenomeno del Pd sarei uno stragista e avrei determinato un ‘genocidio volontario’. Da ricovero immediato. Orgoglioso di aver fermato la mangiatoia dell’immigrazione clandestina: meno partenze, meno sbarchi, meno morti! #portichiusi”. A distanza di qualche ora aveva rincarato la dose e rigirato il coltello nella piaga di una gestione amministrativa quanto meno discutibile: “Il suo sindaco vuole porti aperti e l’anagrafe per gli immigrati, ma Palermo è l’unico capoluogo di provincia e di regione a non avere ancora la carta di identità elettronica. Eppure Orlando è ossessionato dai clandestini e dal sottoscritto. Evidentemente è distratto…”.