Sono stati gli anni della mala gestio, della finanza allegra, dello spreco, delle smargiassate, dell’impunità. Non lo diciamo noi. E’ stato detto ieri, in tutte le declinazioni, dalla Corte dei Conti, la magistratura alla quale è demandato il controllo del bilancio regionale. Dalla sanità al turismo, dall’agricoltura agli enti di sottogoverno, non c’è settore dell’amministrazione che non abbia prestato il fianco all’arbitrio e alla illegalità. L’anno più nero è stato il 2020, quando a Palazzo d’Orleans imperavano Nello Musumeci e Gaetano Armao. “Per un certo periodo – ha spiegato il procuratore generale, Pino Zingale – la Regione ha speso somme per le quali non aveva la giuridica disponibilità, dovendole invece destinare al ripiano del disavanzo”. Qualcuno pagherà? La giustizia contabile è lenta, troppo lenta. Ma, se vuole, sa essere anche dura e inesorabile.