Com’è lontana Verona dalle promesse e dagli inganni dei sondaggi. Era la città dove il centrodestra avrebbe potuto stravincere, dove il sindaco uscente di Fratelli d’Italia, Federico Sboarina, aveva per cinque anni governato bene, benissimo. Ma ieri sera, al ballottaggio, è diventata la Verona dell’ignavia e del gran rifiuto, la Verona del centrosinistra, la fatal Verona. E sapete perché? Semplicemente perché Sboarina, in un impeto di arroganza, ha contrapposto alle ragioni della politica una sua impuntatura: ha detto no, fortissimamente no ai voti che gli offriva Flavio Tosi, il candidato di Forza Italia sconfitto al primo turno. E così facendo ha consegnato il comune a Damiano Tommasi, l’enfant prodige del centrosinistra. Una lezione crudele per Giorgia Meloni e anche per Nello Musumeci. Le impuntature possono trasformare anche la Sicilia in una fatal Verona.