La moda, specchio del passato del presente e del futuro, è sempre più capace di camminare in diverse direzioni, torna quasi al passato con la moda in real life della fashion week di Milano, che parte il 21 settembre con le collezioni femminili primavera/estate 2022, e viaggia verso il futuro raggiungendo nuovi universi.

Il primo raggiunto è quello dei metaversi, termine coniato da Neal Stephenson in “Snow Crash” (1992), libro di fantascienza cyberpunk, il termine descrive una sorta di realtà virtuale condivisa tramite internet, dove si è rappresentati in tre dimensioni attraverso il proprio avatar.

Gli universi di cui oggi ci troviamo a parlare imitano il presente e costruiscono una vita parallela, fantasiosa e piena di stile, i principali abitanti sono gli under 16, non a caso i più prossimi consumatori di moda, i posteri a cui spetterà l’ardua sentenza di decidere ciò che sarà in o out.

Second Life, Roblox, VRChat, Minecraft, Fortnite sono solo alcune delle realtà virtuali create, tornate salvifiche in periodo pandemia, mentre le nostre vite reali scorrevano piatte e statiche.

Spesso in queste realtà virtuali non vi è una trama alla fine del gioco e il fulcro di tutto è lo <> ovvero il mostrare, esibire i vestiti o gli oggetti più d’impatto.

Nelle vite, reali e virtuali, ci si rappresenta in maniera visiva, e l’industria della moda non poteva non essere presente anche in queste seconde vite.

È così che Balenciaga ed Epic Games, una casa di sviluppo di videogiochi, hanno stretto una partnership per la prima collaborazione di lusso di Fortnite. Il marchio disegnato da Demna Gvsalia è il primo brand luxury ad allearsi con il videogioco online che rappresenta un vero e proprio colosso nel mondo gaming, con 400 milioni di utenti globali e forti legami con il mondo della musica e dello sport.

La maison ha progettato quattro abiti virtuali detti ‘skin’ che i giocatori possono acquistare, insieme ad accessori, armi e una virtual destination. Per celebrare questa storica partnership, Balenciaga ha realizzato una capsula in edizione limitata di item fisici, disponibili nei negozi e sullo store online, quali felpe, camicie, giacche e berretti che presentano i loghi di Fortnite e Balenciaga.

Ma il primo passo in questa direzione era stato fatto a maggio da Gucci, che aprì per due settimane uno spazio virtuale su Roblox, decorando una sequenza di stanze tematiche per omaggiare alcune campagne del marchio e dove si poteva fare shopping di capi e accessori in bit: è stata venduta nel mercato secondario dell’app persino una borsa in edizione limitata a più di 4000 dollari.

Ma tutto questo era già scritto nel romanzo distopico, di cui sopra, Snow Crash, in cui gli abitanti erano distinti per varietà cromatiche: i meno abbienti in bianco e nero e i più ricchi colorati e in tridimensione.

Quindi, forse, tra una decina di anni ci ritroveremo a pensare al negozio come un qualcosa di diverso, gli daremo nuove eccezioni e, chissà, preferiremo non andare in luogo fisico ma entrare in uno spazio digitale con il nostro avatar.