Il Teatro Bellini di Catania rischia di morire. La mancata approvazione del collegato alla Finanziaria della quinta commissione, infatti, ha privato lo Stabile di risorse fondamentali e da qualche tempo i lavoratori, pur garantendo al pubblico gli spettacoli in programma, sono in stato d’agitazione. “Lo scorso maggio il presidente della Regione, Nello Musumeci, dichiarò che il Teatro Bellini era salvo, che erano stati trovati i fondi per presentare il bilancio – spiegano i sindacati in una nota – Ma l’Assemblea regionale, contrariamente a quanto indicato dal Governo regionale, non avendo approvato il collegato alla Finanziaria regionale, ha chiuso ogni possibilità di finanziamento necessario a mantenere in vita il Teatro”. “Oggi dobbiamo fare i conti con la realtà: ci addolora che la Regione spenga di fatto il Teatro dedicato al più grande dei catanesi; è un triste paradosso visto che presidente e assessore regionale alla Cultura sono di Catania – affermano i sindacati – In questi 5 mesi si sono ripetuti gli incontri: le lavoratrici e i lavoratori, e i sindacati, hanno rinnovato la loro fiducia alle istituzioni politiche, ma non è arrivata alcuna risposta concreta. È anche doloroso ricordare che i precari del “Bellini” sono già a casa, a dispetto di un ex esponente del governo regionale che aveva rassicurato persino sui tempi veloci della stabilizzazione. Stiamo dunque facendo i conti con lo “zero” nei fondi del 2021 dedicati ad un ente, il glorioso “Bellini”, che oggi manca pure di un direttore amministrativo”. I lavoratori, nei prossimi giorni, potrebbero adottare nuove forme di protesta. Nel frattempo hanno già chiesto l’apertura di un tavolo istituzionale che prevede la presenza di Musumeci, dell’assessore al Turismo Manlio Messina, oltre che del sindaco di Catania.