Sabato 30 novembre torna in tutta Italia la Giornata nazionale della colletta alimentare, promossa dalla Fondazione Banco Alimentare. In oltre 13.000 supermercati, 145.000 volontari inviteranno a donare alimenti a lunga conservazione, che nei mesi successivi verranno distribuiti a 7.569 strutture caritative che aiutano più di 1.500.000 persone bisognose in Italia, di cui quasi 345.000 minorenni. Nell’isola è attivo il Banco Alimentare della Sicilia Onlus che si occupa di oltre sei province: Catania, Caltanissetta, Messina, Ragusa, Siracusa, Enna e parte di Agrigento.

“La Colletta smuove le coscienze e la carità – sottolinea il presidente del Banco Alimentare della Sicilia Onlus, Pietro Maugeri – ma se dovessimo e potessimo distribuire solo quanto raccolto durante la Colletta, a fine dicembre saremmo già all’ahimè. In questi anni abbiamo dimostrato di essere in grado di moltiplicare per venti, e anche trenta volte, il valore di ogni singolo euro e, per questo, dobbiamo dire grazie ai volontari che lavorano gratuitamente. A fronte di oltre 226 mila persone (di questi 42.138 sono bambini da 0 a 15 anni) che vengono aiutate in Sicilia, tramite le strutture caritative convenzionate con noi, la Regione Siciliana ha deciso di tagliare, e in modo retroattivo, più di tre quarti dei fondi che vengono utilizzati soprattutto per affrontare spese fisse come l’affitto dei magazzini e il trasporto del cibo. In questo modo – è l’allarme lanciato da Maugeri – i due Banchi Alimentari della Sicilia rischiano di chiudere e di compromettere quella piccola certezza che ha chi non arriva a fine mese: chi sta cercando un lavoro e non sa cosa portare a tavola per i propri figli e chi dorme senza avere un tetto né una doccia per lavarsi”.