Credevamo che il più spregiudicato tra i patrioti fosse il Balilla, il cui nome resterà scolpito a caratteri d’oro nella storia delle scempiaggini del potere. Invece no. Le nomine della sanità dimostrano che sul podio dell’arroganza dovranno salire almeno altri due campioni: Ruggero Razza e Alessandro Aricò. Per dimostrare al mondo che appartiene ancora alla casta dei vincenti, l’ex assessore Razza ha imposto, a capo dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce, un fedelissimo che non aveva nemmeno i titoli per entrare nella rosa magica dei candidati. Mentre Aricò, per offrire un segno roccioso della propria potenza e prepotenza, ha collocato al vertice dell’Ospedale Civico di Palermo quel Walter Messina che, da manager del Cervello, era stato commissariato due volte perché incapace di utilizzare i finanziamenti milionari destinati alla sua struttura. Vinca il peggiore.