Gaetano Armao – il multicasacca che la sera prima chiedeva un posto in giunta a Renato Schifani e il giorno dopo si è candidato con il Terzo Polo – ha diffuso una nota di alta tensione morale. “Di legalità nell’amministrazione, di contrasto al racket e di lotta alla mafia non parla più nessuno. Sembra di essere in una campagna elettorale dell’Olanda”, ha denunciato con sofferta ironia. Non è escluso che, dopo questa nota, il vice di Musumeci sottoscriva anche un manifesto al quale aderiranno immancabilmente i suoi amici più cari: da Ezio Bigotti, l’avventuriero piemontese che ha rapinato alla Regione oltre cento milioni con un censimento fasullo, all’intermediario di affari che staziona impunemente negli uffici del Bilancio e che ha messo a punto un piano per trasferire a una finanziaria di Londra venti milioni dell’Ente Minerario: uno scandalo, uno dei tanti.