Il rincrescimento di Luigi Di Maio per dieci anni abbondanti di politica dell’onestà giocata sulle manette degli altri, ha rinfocolato uno strano dibattito a proposito del derby fra giustizialisti e garantisti. Detto così suona molto male: se ne deduce che i primi sostengano il primato dell’azione giudiziaria e i secondi il primato delle garanzie costituzionali, e il derby sarebbe già finito poiché la Costituzione prevale su tutto. Infatti il segretario del Pd, Enrico Letta, ha proposto un neologismo, impunitisti, per contrapporre ai giustizialisti una categoria simmetrica. Poi, sarò particolarmente miope io, ma di impunitisti non ne conosco. Conosco moltissimi capi di partito (e giornalisti) garantisti con sé e con gli alleati e giustizialisti con gli altri, e conosco il Pd, che per inscenare una garbata equanimità ha finito con l’essere giustizialista anche coi suoi. In ogni caso il racconto del derby è tornato di prepotenza sui giornali, come fossero alla ricerca di un terzismo a mezza strada fra giustizialisti e garantisti di cui è complicato pure dare una definizione. Continua sull’Huffington Post