“Continua il caos organizzativo nella campagna vaccinale anticovid a Palermo come in tutta la Sicilia. Ancora una volta i medici di famiglia sono lasciati senza dosi di vaccino anticovid nonostante fossero state prenotate con una settimana di anticipo. L’obiettivo della profilassi del Commissario per l’emergenza ora è provare a immunizzare il maggiore numero di persone non per garantire salute, ma per recuperare il ritardo rispetto alle altre regioni e superare le barriere del giallo. Sembra un caos ‘ragionato’”. A denunciarlo, il segretario regionale della Fimmg (Federazione italiana dei medici di famiglia), Luigi Galvano.

“E’ paradossale. Invece di garantire le prime dosi ai più fragili – osserva Galvano – la campagna vaccinale si concentra sulla profilassi dei 50enni e dei maturandi. Una mail stamattina ci ha avvisato che mancavano i flaconi di vaccino. Anche questa settimana decine di medici di famiglia dovranno richiamare e disdire la vaccinazione dei propri pazienti programmata secondo la priorità di somministrazione stabilita”.

“Tutto questo accade mentre nella struttura, gestita dal Commissario dell’area metropolitana di Palermo, regna il caos. I cittadini – rimarca il segretario regionale – sono sottoposti a file chilometriche, pericolosi assembramenti e rinvii. Una condizione che mostra una palese incapacità a programmare e gestire la campagna vaccinale, fino al punto di regalare dosi di vaccino ad altre regioni (vedi il caso Astrazeneca), mentre dosi Pfizer e Moderna sono somministrate senza alcun criterio clinico e anamnestico”. Al momento restano scoperti circa 3 mila soggetti fragili: quelli che i medici di base avrebbero potuto immunizzare almeno con la prima se avessero avuto a disposizione le fiale promesse.

Musumeci e i medici di medicina generale sono in rotta già da parecchio tempo. Da quando Musumeci, intervenendo a gamba tesa, spiegò che da loro “ci aspettiamo molto di più”. “Finora – disse il governatore in conferenza stampa – sono troppo pochi quelli che hanno accettato di somministrare i vaccini anti-Covid. Li aspettiamo al nostro fianco, loro conoscono meglio di ogni altro i soggetti fragili, gli ultra ottantenni in particolare, sono in condizioni di poterli contattare e vaccinare. In molti lo fanno già, ma si tratta di una minoranza”. Fino a qualche giorno fa, intervenendo a Casa Minutella, il governatore ha dato segnali d’insofferenza sulla gestione della campagna vaccinale da parte dei medici di famiglia.

I dati della pandemia: diminuiscono ricoveri e positivi

L’ufficio Statistica del Comune rende noti i dati relativi all’andamento della pandemia e diffusi domenica 30 maggio dal Dipartimento della Protezione Civile. Nella settimana appena conclusa i nuovi positivi in Sicilia sono 2.659, il 6,3% in meno rispetto alla settimana precedente, quando si era registrata una diminuzione del 32,9%. Il numero degli attuali positivi è pari a 9.883, 3.045 in meno rispetto alla settimana precedente. mentre le persone in isolamento domiciliare sono 9.334, 2.874 in meno rispetto alla settimana precedente.

Sul fronte dei ricoverati, questi sono 549, di cui 65 in terapia intensiva. Rispetto alla settimana precedente sono diminuiti di 171 unità (i ricoverati in terapia intensiva sono invece diminuiti di 37 unità). Nella settimana appena conclusa si sono registrati 11 nuovi ingressi in terapia intensiva (-59,3% rispetto ai 27 della settimana precedente).

Il numero dei guariti (209.849) è cresciuto di 5.624 unità rispetto alla settimana precedente. La percentuale dei guariti sul totale positivi è pari al 93,0% (era il 91,6% domenica scorsa), mentre il numero di persone decedute registrato nella settimana è pari a 80 (la settimana scorsa 76). Complessivamente le persone decedute sono 5.819, e il tasso di letalità (deceduti/totale positivi) è pari al 2,6% (come domenica scorsa). Infine, i ricoverati complessivamente rappresentano il 5,6% degli attuali positivi (i ricoverati in terapia intensiva lo 0,7%).