“Secondo Cancelleri non esiste un ‘caso Trapani’, nonostante le critiche e le giuste proteste del presidente di Airgest e dei sindaci della provincia di Trapani sulla inaccettabile decisione di Alitalia. Anziché fare gli interessi dei siciliani, ai quali si era addirittura proposto, per fortuna senza successo, come presidente, si permette di bollare la vicenda come una ‘polemica stucchevole'”. Lo dice l’europarlamentare della Lega, Annalisa Tardino. “Si tratta di dichiarazioni gravi, a maggior ragione perché a pronunciarle non è un esponente politico qualunque, ma il viceministro ai trasporti, siciliano, che dovrebbe battersi per proteggere lo scalo di Birgi e l’intera provincia, su cui l’annuncio della compagnia di bandiera avrà effetti devastanti. Le scelte compiute da Alitalia – aggiunge – in questo periodo sono, infatti, molto preoccupanti e vanno dai prezzi esorbitanti fissati per i voli di andata e ritorno dalla Sicilia a Roma, applicati già durante la crisi e mantenuti a tutt’oggi, sino alle decisioni odierne, che penalizzano un territorio dimenticato da questo Governo, se non per mere passerelle mediatiche”. “A ciò si aggiunga la pessima situazione dei collegamenti aerei della nostra regione. Spiace, infatti, constatare che la Sicilia non ha altri collegamenti con il mondo così come avviene, invece, per le regioni del Centro Nord. È sbagliato sottovalutare quanto sta accadendo, perché la questione Birgi – conclude – è fondamentale per il turismo di mezza Sicilia e dopo quanto accaduto con Ryanair questo è il colpo di grazia che verrebbe inflitto all’economia di questo territorio, da evitare con urgenza obbligando Alitalia a rispettare la Sicilia e i siciliani. Cancelleri e i 5 stelle sono ancora una volta smascherati dai fatti, ma a pagarne il prezzo sono sempre i cittadini e le imprese”.