E’ vero che esordì con la rottamazione, ma oltre che un’espressione brutale quella era una scelta e forse anche una necessità politica nel conflitto per il rinnovamento di una sinistra esausta dopo il tradimento della repubblica dei partiti a favore del giustizialismo, dopo la fregatura del ciclo berlusconismo-antiberlusconismo, dopo la battaglia d’arresto veterolaburista sull’articolo 18, dopo le fanfaluche bertinottiane dell’arcobaleno, era un modo aggressivo e volgare ma chiaro per dire: voltiamo pagina. Nanni Moretti è più stylish, “con questi qui… L’articolo completo su ilfoglio.it