Sono circa 400 i migranti arrivati fra stanotte e l’alba a Lampedusa con 14 barchini, alcuni dei quali sono riusciti ad approdare direttamente sulla terraferma. Quindici tunisini, fra cui una donna e 4 minori, sono stati bloccati dai finanzieri a molo Madonnina. Gli ultimi, in ordine di tempo, a sbarcare a molo Favarolo sono stati 82 provenienti da Bangladesh, Sudan ed Egitto. Il gruppo – partito due giorni fa da Zuwara, in Libia – è stato rintracciato e soccorso dalla motovedetta Cp 319 della Guardia costiera. I barchini giunti a Lampedusa avevano a bordo da un minimo di 15 ad un massimo di 95 persone. Tutti, dopo un primo triage sanitario effettuato direttamente in banchina, sono stati trasferiti all’hotspot di contrada Imbriacola dove sono presenti oltre 700 persone. All’alba di ieri, dopo una diversi trasferimenti, ce n’erano invece 180. La nave quarantena Atlas è ormeggiata a Cala Pisana e ha 440 posti disponibili, mentre in rada di Lampedusa c’è ancora la ‘Allegra’.

Oggi, fra l’altro, ricorre l’ottavo anniversario del naufragio del 3 ottobre 2013, quando morirono in mare 368 persone. “A otto anni da una delle più drammatiche stragi nel Mediterraneo, nulla è cambiato nelle politiche migratorie della Unione europea. Da allora, si stima che altre 22 mila persone siano morte in mare, inseguendo il sogno di una vita migliore in Europa. Solo la notte scorsa, a Lampedusa, sono stati registrati altri sbarchi. Sono e saranno tutte tragedie scampate – per fortuna – fino a quando Bruxelles continuerà a confinare esclusivamente nella rituale commemorazione dei tanti naufragi l’emergenza migranti che, da sola e ogni giorno, la Sicilia affronta senza tregua”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.