Un’attrice e un ricercatore. Sono loro che contenderanno il palmo di governatore siciliano a Renato Schifani e Caterina Chinnici; che insidieranno da vicino Cateno De Luca e Gaetano Armao; che proveranno a soffiare il ruolo di outsider a Nuccio Di Paola. Si tratta di Eliana Esposito, 49 anni, candidata per il partito autonomista dei Siciliani Liberi (che aveva partecipato alle ultime Regionali fermandosi allo 0,7% con Roberto La Rosa); e del ricercatore bagherese Fabio Maggiore, frontrunner di Italia Popolare e Sovrana, la creatura creata dall’ex (?) comunista Marco Rizzo, che in Sicilia ha fatto proseliti. Non ci saranno, invece, l’altro comunista Vittorio Gambuzza e la monarchica Tania Andreoli.

Ma andiamo con ordine. La Esposito, catanese, è un’autonomista convinta: “Io penso che tutti i siciliani veri, in fondo al loro cuore, sono indipendentisti – ha detto in una recente intervista -. Basta ricordarci chi siamo e da dove veniamo per sentite nuovamente ardere dentro di noi lo Spirito del Popolo del Vespro”. Mentre a fine giugno, dopo aver accettato la candidatura, spiegava che “chi vota per gli altri non potrebbe votare per noi. Per noi possono votare quelli che non hanno nessuna intenzione di accontentarsi, quelli che non sono disposti a rinunciare a nessun articolo dello Statuto, quelli che non hanno paura di un insuccesso”. “Credo nella nostra causa e credo che l’autosufficienza alimentare, economica, energetica, monetaria e l’indipendenza politica della Sicilia siano la soluzione a tutti i nostri problemi”, ha detto la Esposito.

Più recente, invece, la discesa in campo di Fabio Maggiore. Più del ricercatore bagherese, si conoscono le idee un po’ starnazzanti del suo movimento: complottisti, No Vax, euroscettici, un po’ comunisti e un po’ sovranisti. Un melting pot che ha coinvolto anche Antonio Ingroia, l’ex pm della Trattativa, il quale ha aderito convintamente alla nuova formazione politica. Tanto da far inserire la sua assistita, Gina Lollobrigida, nelle liste per il parlamento nazionale. Lui stesso è candidato in Calabria. Delle idee politiche di Maggiore, invece, non si conosce granché. Stralci del suo curriculum si trovano sul web: si tratta di un ragazzo classe ’86 laureato in Economia e Finanza. Si specializza a Pavia in Economia e Gestione delle Imprese. In parallelo agli studi accademici, si interessa, in particolar modo, del signoraggio bancario, scrivendo una delle tesi più lette d’Italia sull’argomento: “Signoraggio Bancario e Sovranità Monetaria”. Le prossime settimane saranno determinanti per presentarsi al grande pubblico.