Nessuno ha chiamato Leoluca Orlando per proporgli un seggio in parlamento. E’ lui stesso a darne notizia al Fatto quotidiano: “Ma la guerra continua – promette – anche senza un incarico elettivo continuerò a far sentire la mia voce. Vede, io non ho mai avuto problemi di candidature. Nel 1989 rinunciai al posto di capolista per la Dc alle Europee perché tra i candidati c’era anche Salvo Lima”. Tornando all’attualità, però, Orlando contesta che non sia partita almeno una chiamata per un altro protagonista dell’Antimafia: Pietro Grasso. “Credo che un tentativo avrebbero dovuto farlo. E’ il segnale di una politica di casta e autoreferenziale nella compilazione di queste liste mentre dall’altra parte, appunto, sono ritornati dei personaggi che quando meno preoccupano. Poi un suggerimento al Pd: “Una volta capito il danno che si è fatto al Paese si dovrà ragionare per forza, abbandonando vanità personali e di gruppo. L’eventuale vittoria della destra non può essere colpa della destra, ma è sicuramente colpa del centrosinistra”.