“La manovra del governo prevede un aumento delle accise di 400 milioni solo nel 2020. Tanto perché dovevano essere cancellate nel primo Consiglio dei ministri…”. È una Giorgia Meloni d’antan quella qui citata, leader di una combattivissima opposizione al governo gialloverde. Era il 2018 e la presidente di Fratelli d’Italia si scagliava contro Matteo Salvini, che in campagna elettorale aveva promesso senza mezzi termini: “Nel primo Cdm via 7 accise sulla benzina subito”.

Erano solo quattro anni fa, sembra una specie di mondo sottosopra visto con la lente di oggi. Perché il segretario della Lega si era esibito in un video con tanto di tabellone raffigurante i balzelli, e armato di pennarello via via li eliminava, una bella croce sopra e “più soldi nelle tasche degli italiani”. Ovviamente non se ne fece nulla… Continua su Huffington Post