La richiesta di Confcommercio di riaprire le attività pure di domenica, per il momento cozza con il contenuto dell’articolo 10 dell’ultima ordinanza emanata dal presidente della Regione, Nello Musumeci, in cui si legge che “è disposta la chiusura al pubblico nei giorni domenicali e festivi di tutti gli esercizi commerciali attualmente autorizzati, fatta eccezione per le farmacie, le edicole, i bar, la ristorazione ed i fiorai. È autorizzato nelle superiori giornate anche il servizio di consegna a domicilio di generi alimentari e di prima necessità sia nell’ambito degli esercizi commerciali di vicinato, sia nell’ambito della media e grande distribuzione, nonché dei combustibili per uso domestico e per riscaldamento. Rimangono chiusi nei giorni domenicali e festivi i centri commerciali e i c.d. outlet, fatta eccezione per l’esercizio delle attività commerciali di cui al superiore comma ed unicamente per lo svolgimento del servizio a domicilio”. L’articolo 11 dell’ordinanza del governatore, però, deroga agli orari di apertura e al giorno di chiusura: “Per il termine di efficacia della presente ordinanza, dal 18 maggio al 7 giugno 2020, al fine di avviare le proprie attività e di garantire i relativi servizi al pubblico (…) i titolari di esercizi sono autorizzati a prolungare l’orario di apertura della propria attività (comunque non oltre le ore 23:30), ovvero rinunciare al giorno di chiusura settimanale (fatte salve le previsioni di cui all’articolo che precede)”.

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, però non esclude novità:”L’opportunità di riaprire alcune attività commerciali nei giorni domenicali e festivi sarà valutata, nei prossimi giorni, con la necessaria attenzione. Ogni decisione, comunque, non potrà prescindere da un confronto con i vertici regionali delle organizzazioni di categoria e sindacali, fissato per martedì e giovedì della prossima settimana”.