Nella settimana 7-13 luglio, in Sicilia, si evidenzia una performance in peggioramento per i casi attualmente positivi per 100.000 abitanti e si registra una aumento dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente. Sotto soglia di saturazione i posti letto in area medica e terapia intensiva occupati da pazienti Covid 19. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Fondazione Gimbe. La percentuale di popolazione con ciclo vaccinale completo è del 38,9% a cui aggiungere un ulteriore 15% solo con prima dose. Gli over 80 con ciclo completo sono al 77,9%. La popolazione 70-79 anni con ciclo completo è il 68,1%, più il 12% solo con prima dose. La percentuale di popolazione 60-69 anni con ciclo completo è pari al 58% a cui aggiungere un ulteriore 16,3% solo con prima dose. La percentuale di popolazione over 60 che non ha ricevuto nessuna dose di vaccino è pari a 21,8% (media Italia 12,4%).

Ma l’incidenza per 100 mila abitanti, che parla di un aumento da 16 a 25 casi settimanali, potrebbe farci precipitare in zona gialla entro un paio di settimane. Vorrebbe dire essenzialmente tre cose: il ritorno delle mascherine all’aperto, il limite di quattro commensali per tavolo al ristorante (sia all’aperto che al chiuso), il divieto di spostarsi nelle abitazioni private in più di quattro persone (esclusi minori e disabili). A risentirne, più che altro, sarebbe l’apparato economico e produttivo dell’Isola, reduce da un lungo inverno di privazioni (Confcommercio ha già messo le mani avanti).

Il governo nazionale sta ragionando sulla prospettiva di rafforzare il Green Pass, concedendo solo a chi ha ricevuto la seconda dose di vaccino di partecipare a eventi sportivi e teatrali, se non addirittura recarsi al ristorante o viaggiare in aereo. Il modello Macron fa breccia in alcuni partiti di governo, non nel centrodestra. Anche Musumeci è perplesso: “Il modello “francese” non mi convince del tutto, perché sono contrario a prevedere misure che non possono essere assicurate da adeguati controlli – ha detto il governatore -. Dire oggi che per entrare in un pub ci vuole il green-pass, a prescindere da ogni valutazione di merito, mi fa dire: chi controlla? Se il green-pass non lo controllano neppure nei viaggi internazionali! Parliamo di cose fattibili: credo sia più logico tutelare i servizi essenziali e monitorare gli ingressi in Italia ed in ciascuna Regione, estendendo il green-pass alle attività sociali dove esistono grandi assembramenti e dove i controlli possano essere davvero effettivi ed efficaci”.

Sul tema è intervenuto Nino Minardo, segretario regionale della Lega: “Le parole d’ordine sono restare in zona bianca a tutti i costi e proteggere la salute dei cittadini. Valgono ovunque e ovviamente anche nella nostra Sicilia. Ritengo sia giusto aprire il dibattito su come incentivare i cittadini a vaccinarsi – ha ribadito Minardo – ma è essenziale garantire le libertà individuali e bene ha fatto il nostro leader, Matteo Salvini, a precisare che il “modello francese” di green pass obbligatorio anche per prendere un caffè o una granita al bar e salire sull’autobus sia una scelta estrema e non condivisibile. Possiamo e dobbiamo muoverci con un “modello italiano” e con provvedimenti specifici anche in base alle peculiarità e agli interessi economici e sociali di ogni Regione. In Sicilia dobbiamo fare attenzione agli ingressi dall’estero (e condivido le ultime iniziative in ordine di tempo prese dal governo regionale), dobbiamo convincere senza autoritarismi le persone a vaccinarsi anche d’estate e soprattutto dobbiamo fare in modo che ogni singola attività collegata direttamente e indirettamente al turismo possa lavorare in sicurezza ma senza limitazioni”.

Un’ordinanza firmata mercoledì dal presidente della Regione, impone il tampone obbligatorio anche per chi arriva in Sicilia da Malta o per chi vi ha soggiornato nei 14 giorni precedenti. Le stesse misure di prevenzione sono già previste da una precedente ordinanza regionale per chi proviene da Spagna e Portogallo e, come disposto a livello nazionale, dai paesi extra europei India, Brasile, Bangladesh e Sri Lanka. Nell’ultimo provvedimento, infine, è stata prorogata la “zona rossa” a Mazzarino e istituita quella a Riesi, in provincia di Caltanissetta.