Dove essere un incontro per portare alla formazione di un integruppo all’Ars. Ma il vertice fra Lega ed Mpa, che si è consumato ieri sera all’Hotel delle Palme, si è trasformato in un regolamento di conti senza precedenti. Il vicespresidente della Regione Luca Sammartino, infatti, non avrebbe accolto la proposta recapitata da Claudio Durigon, ambasciatore di Salvini, per la sua ritrosia nei confronti di Lombardo, leader degli Autonomisti. Finendo per mettere con le spalle al muro Annalisa Tardino, attuale segretaria regionale. Che in queste ore vacilla: secondo una norma dello statuto, chi è candidato alle Europee non può ricoprire ruoli dirigenziali nel partito. Fra le accuse all’europarlamentare di Licata anche quella di non aver fatto attecchire abbastanza la Lega sul territorio.

Al vertice c’era anche Roberto Di Mauro, assessore all’Energia in quota Mpa, mentre sono stati lasciati fuori i tre deputati regionali del partito di Lombardo. Ma a metà dell’incontro, descritto come concitato, anche la Tardino avrebbe abbandonato i lavori, offesa. Altro motivo di dissidio, l’ennesimo, è costuito dalla nomine dei manager delle ASP: Sammartino vorrebbe spuntare una casella a Messina, per fare contenti il senatore Nino Germanà e il presidente della commissione Salute all’Ars e sindaco di Brolo, Laccoto. La Tardino, che reclama 5 poltrone per lo schieramento Lega-Mpa, non vuole rinunciare a un’azienda palermitana. Sarebbe l’unico modo per accontentare Marianna Caronia che, secondo le ricostruzioni di Repubblica, è l’unica a esserle rimasta accanto.