Leggere l’ultima settimana del governo di destra con i criteri della razionalità è un tentativo encomiabile ma vano. Otto giorni dopo ancora non si è capito a quale logica ubbidisse la nota anonima stesa ai margini del Consiglio dei ministri, cioè il luogo dell’ufficialità protocollare, e con lessico da baby gang per accusare la magistratura di avviare indagini e istruire processi con lo scopo di far vincere la sinistra. Cioè per accusarla di eversione, nientemeno. Una reazione da guappi a due episodi marginali e completamente diversi fra loro: il primo è l’avviso di garanzia pubblicato dal Domani e non ancora ricevuto dal ministro Daniela Santanchè, il secondo è l’imputazione coatta per Andrea Delmastro, cioè la scelta del giudice di mandarlo a giudizio contro il volere della procura, propensa ad archiviare. Continua sull’Huffington Post