Dopo Noto è arrivato il turno di Palermo. Dopo la monnezza, è toccato ai cimiteri. Prima di salutare la Sicilia, la giornalista Selvaggia Lucarelli si è concessa un ultimo giro di giostra al cimitero di Santa Maria dei Rotoli, dove 920 bare attendono una sepoltura. La influencer ha riportato su Instagram, con video e foto, la situazione vergognosa che attanaglia Palermo da mesi. Ha mostrato lo scempio e raccontato gli odori: “Ci sono bare, anche di bambini, che aspettano la sepoltura dagli inizi del 2020 – ha scritto Selvaggia -. Dopo alcuni video e articoli di denuncia credevo che qualcosa si fosse mosso. E invece non solo non si è mosso nulla, ma la situazione è peggiorata. La distesa di bare, sotto il sole cocente di fine agosto, nel viale centrale del cimitero è un’immagine che sa di orrore e sconfitta. Entrare lì dentro mi ha lasciata incredula. C’è un odore indefinibile, un odore che devo contenere con una doppia mascherina e un lembo del vestito sul naso. Le bare sono sporche, circondate da fiori volati via, perdono liquidi che fuoriescono e macchiano l’asfalto, scivolano sotto le altre bare. Qualcuna è avvolta dalla plastica per trattenere lo scempio. Non posso credere a quello che vedo. E non esiste giustificazione. La burocrazia, la mancanza di spazio, le lungaggini. Il direttore del cimitero che a maggio è cambiato (ma almeno pulire lì dentro? Disinfettare?), l’impianto di areazione che doveva arrivare (che fine ha fatto?), i cassoni di zinco che secondo il sindaco Orlando dovevano arrivare pure loro e così via. Cosa deve succedere perché si metta fine a questo scempio? Serve la regione? Serve lo stato? L’esercito? Orlando, Musumeci, Draghi. Qualcuno si muova, perché questa volta non saranno le ossa di Santa Rosalia a fermare lo scempio. I cimiteri dovrebbero custodire la morte, non averne l’odore.