Dalla danza classica alla lirica, dalla musica alla pittura, l’anima poliedrica di Lucy si esprime nella multiforme bellezza dell’arte sopra un palco o quando insegna canto ai suoi allievi. Figlia del maestro Ignazio Garsia, fondatore del Brass Group, cantante jazz di formazione classica, Lucy, cresciuta a pane e arte, con “le orecchie impastate di jazz”, grazie al padre e al fratello entrambi musicisti, inizia a studiare canto a 26 anni. “Arte, sensibilità e vita si possono esprimere con la voce, in un passo di danza o con un quadro. La musica di oggi è il risultato di un’evoluzione quindi non esiste solo il jazz o la classica ma c’è anche la musica pop e tutti gli altri generi”.

È all’età di sei anni che Lucia inizia i primi studi musicali e di danza classica. Dopo il diploma in Canto Lirico al Conservatorio di Palermo, si dedica ad un’intensa attività didattica e da circa quindici anni è docente alla Scuola Popolare del Brass Group. Dalla lirica al jazz, il passo è breve. Dal 2011 comincia l’attività nei Conservatori di Palermo, Cosenza e Reggio Calabria. Le sue apparizioni concertistiche sono spesso caratterizzate da grandi orchestre. Oltre ai concerti con l’Orchestra Jazz Siciliana, nel 2009 inaugura insieme ai Solisti della Scala, diretti da Alberto Veronesi, il teatro Salvatore Cicero di Cefalù. Si è esibita con l’Orchestra Sinfonica “Vincenzo Bellini”, diretta dal maestro Carmelo Caruso, nel 2012 ha cantato alla “Svetlanov Concert Hall”, alla Moscow International House of Music. Più recentemente, al Teatro di Verdura, ha interpretato le musiche di Burt Bacharach, accompagnata dall’Orchestra Sinfonica Siciliana. Ha partecipato al Vittoria Jazz Festival, alle Orestiadi di Gibellina, accompagnata sempre dall’Orchestra Jazz Siciliana. Tra i concerti con ensemble minori, in trio, si è esibita in un concerto durante le celebrazioni dedicate a Tony Scott. Il 2015 è fortemente caratterizzato dalla ripresa del progetto “Tribute to Burt Bacharach” che l’ha vista protagonista di una serie di sold out allo Spasimo, accompagnata sempre dall’Orchestra Jazz Siciliana. Più recentemente è stata protagonista di alcuni concerti al teatro Santa Cecila e al teatro Antico di Taormina dedicati a Whitney Houston, riletti in chiave jazz.

Si intitola “Jazz senza frontiere”, il concerto di beneficenza con musiche soul e jazz di Lucia in scena sabato 4 maggio alle 21 al teatro Santa Cecilia il cui ricavato verrà devoluto a Medici senza Frontiere. Quello di Lucia è un animo sensibile, dal suo racconto traspare solarità e bellezza. “Fare un concerto per beneficenza arricchisce ogni artista. È importante, bisogna farlo una volta nella vita e con lo spirito giusto”, continua. Sul palco del Santa Cecilia, si esibirà con un repertorio vario e gradevole che affronta artisti come Porter, Gershwin, Aretha Franklin, James Brown e Stevie Wonder. Sentiremo brani, per citarne alcuni, come “Summertime”, “Over the rainbow” o “Natural woman”, in versione riarrangiata oltre a standard jazz in una chiave nuova. Ad accompagnarla ci saranno i docenti del Brass Group, il pianista Giovanni Conte, il sassofonista Claudio Giambruno, il batterista Sebastiano Alioto e il contrabbassista e bassista Fabio Lannino.