La Regione siciliana dovrà gestire i 797 milioni previsti dal Pnrr per la sanità. E s’è già portata avanti. L’assessore Razza, infatti, ha istituito per decreto un gruppo di lavoro che si occuperà della pianificazione e del monitoraggio degli investimenti. Sarà costituito solo ed esclusivamente da ‘tecnici’ di fiducia individuati all’interno del dipartimento Pianificazione strategica dell’assessorato alla Salute, guidato dall’ingegner Mario La Rocca. Un segnale preciso da parte dell’assessore, che in questa fase ha deciso di lasciare fuori l’Assemblea ragionale, nonostante la richiesta di alcuni deputati – fra cui la leghista Marianna Caronia – di coinvolgere il parlamento (chissà come l’avrà presa Micciché, dopo averlo definito “imperatore”). Esclusi anche sindaci ed enti locali.

Tutto sarà appannaggio di 14 burocrati, fra cui il direttore generale del Cefpas (fedelissimo di Nello Musumeci) Roberto Sanfilippo. L’anello di congiunzione fra la task force e gli enti sanitari, “al fine di monitorare l’attuazione delle decisioni operative assunte dal gruppo e di verificare in corso d’opera, attraverso accertamenti ispettivi, gli adempimenti posti in essere dai richiamati Enti Sanitari per la realizzazione degli obiettivi del Pnrr”, sarà Emanuele Di Paola, responsabile degli uffici di controllo di gestione del servizio sanitario in assessorato.

Il modello Razza è quello già tracciato dal collega di giunta, Gaetano Armao, per “promuovere forme di monitoraggio e collaborazione tra Presidenza del Consiglio, ministero per il Sud, Mise, Presidenza della Regione siciliana e soggetti attuatori con l’obiettivo di utilizzare al meglio le risorse stanziate nel Pnrr per la realizzazione in Sicilia di interventi strategici, pari a 266 milioni di euro, nel settore delle opere pubbliche, delle infrastrutture, della portualità, della digitalizzazione e altri settori fondamentali per l’isola”. Una task force declassata in breve tempo a semplice ‘gruppo di lavoro’ e affidate alle cure di Nicola Vernuccio, affiancato a sua volta da una segreteria tecnica.

Gli uomini di Razza si ritroveranno a gestire, addirittura, 797 milioni che saranno utili alla modernizzazione degli ospedali esistenti, alla creazione di 39 nuovi ospedali di comunità e 146 case della comunità (su cui i deputati pensavano di ‘mettere le mani’ per stabilirne la geografia), ad avviare processi di digitalizzazione per 140 milioni. Mentre 7,5 milioni saranno destinati alla formazione di circa 11.700 operatori. Un bel bottino e il solito appuntamento da non fallire. Affidato alle cure di pochi per evitare gli appetiti di molti. Almeno sulla carta.