Dopo la polemica innescata da Catalfamo (Lega) e Calderone (Forza Italia) riguardante il taglio all’Asp di Messina – territorio di competenza dei deputati – l’assessore alla Salute Ruggero Razza prova a buttare acqua sul fuoco: “Nessun taglio per l’Asp di Messina, che da questo governo è stata rafforzata come dimostrano le tante iniziative intraprese a partire dalla rete ospedaliera e dal conseguente Atto aziendale approvato dalla Giunta”. “Ritengo che i deputati Catalfamo e Calderone – prosegue la nota diramata da Razza – si riferiscano al tetto di spesa del personale, che non è stato ancora definito in quanto è relativo alla dotazione organica che dovrà essere calibrata sul nuovo Atto aziendale”, aggiunge. A stretto di giro di posta è arrivata poi la controreplica di Catalfamo e Calderone: “Prendiamo atto della risposta dell’assessore Razza, il quale difende come può l’operato dei suoi uffici e prende tempo. Ma non possiamo che confermare le preoccupazioni già espresse, in quanto l’unico vincolo che ha una delibera di nuova dotazione organica è la copertura finanziaria. Ad oggi gli atti dicono che l’Assessorato ha comunicato un tetto di spesa insufficiente per redigere una dotazione organica coerente”. “È un dato certo – concludono i due Parlamentari – che da 237 precedenti si passa a 217. È il nuovo tetto di spesa assegnato all’Asp di Messina dal dirigente generale del Dipartimento pianificazione strategica dell’assessorato salute, dott. Mario La Rocca, prevede venti milioni di euro in meno”.