Ma dove sono le anime belle dell’antimafia, i puri e duri della legalità, i giornalisti dalla schiena dritta? Alla Regione è venuto fuori un altro scandalo e la mitica società civile fa di tutto per nascondere lo sporco affare dell’Ente Minerario tra le maglie cellofanate di un’ordinaria cronaca parlamentare. Ci sarebbe da capire come mai i venti milioni, frutto della liquidazione dell’ente, scompaiono e ricompaiono nel giro di due mesi; ci sarebbe da indagare sul gioco proibito messo in piedi dalla cerchia del Bullo per spedire quei soldi a Londra; ci sarebbe da intervistare la responsabile delle Partecipate che ha bloccato in extremis l’operazione. Ma i chierici del bon ton, quelli che predicano a ogni angolo di strada verità e giustizia, preferiscono intrattenerci con un bla bla sulla destinazione da assegnare al “tesoretto”. Vietato disturbare il manovratore.