Come si chiama il vento strabico che di questi tempi contrasta ogni mito, ogni certezza, ogni verità? La procura generale di Milano vuole riaprire il processo a Olindo e Rosa, condannati all’ergastolo per la strage di Erba. Il tribunale di Caltanissetta riabilita Bruno Contrada e scrive che la sua presenza nell’inferno di via D’Amelio, subito dopo il massacro di Paolo Borsellino, è stata un’infamia montata dall’antimafia. C’è vernice nera e puzzolente pure per i santi: il fratello di Emanuela Orlandi, la ragazza di 15 anni scomparsa a Roma nel 1983, getta fango su Giovanni Paolo II, il papa polacco già elevato all’onore degli degli altari. Se ne sta al riparo solo la Sicilia della politica. Qui il vento strabico non ha verità da abbattere né certezze da rovesciare. Gli scandali, per esempio, si insabbiano o si congelano. Restano per sempre in attesa di giudizio.