Più che cercare voti – operazione legittima, ci mancherebbe altro – Matteo Salvini dovrebbe cercare in Sicilia una classe dirigente. Da quando la Lega ha aperto qui un suo palcoscenico, i personaggi del teatrino salviniano non si sono mostrati all’altezza del compito. Alessandro Pagano e Angelo Attaguile, che sono stati i primi a salire sul Carroccio, sono affogati in un mare di incongruenze e di contraddizioni. Le elezioni europee hanno premiato una macchietta televisiva che, dopo avere arraffato il seggio, non si è vista mai più. Il gruppo che si è formato all’Assemblea regionale si è rivelato dopo pochi giorni un nauseante e vuoto cambio di casacca. Fino al caso dei Beni Culturali dove Alberto Samonà ha portato tutta la sua buona volontà ma anche le ombre pesanti dei suoi furori e dei suoi errori giovanili. Sicuramente c’era di meglio, ma Salvini non l’ha visto.