Un diluvio di pessime previsioni sta costringendo il governo di coalizione Lega-M5s a considerarsi responsabile del declino della fiducia di famiglie e imprese e a riconoscere il rallentamento dell’economia italiana che prima negava a priori. Nel suo rapporto previsionale Confindustria ha rivisto nettamente al ribasso le previsioni di crescita del pil per quest’anno (portandole a zero dal più 0,9 previsto nel 2018) con la prospettiva di stagnazione e un successivo “esiguo” miglioramento per il 2020. “Una recessione potrà essere evitata… L’articolo completo su ilfoglio.it