“I cambiamenti climatici e la selvaggia cementificazione di alcune aree del territorio comunale continuano a fare della città di Sciacca un allucinante teatro di devastazione. Ho disposto, per l’inizio della prossima settimana, un sopralluogo della Protezione civile, del Genio civile e della Struttura contro il dissesto idrogeologico per valutare gli interventi urgenti atti a ripristinare la viabilità. È chiaro che servono, al di là dell’immediato, azioni radicali sulle infrastrutture idriche che impongono, soprattutto al Comune, la condivisione di scelte coraggiose”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in riferimento ai danni causati al centro abitato dell’Agrigentino dalla violenta ondata di maltempo.

La cronaca del maltempo

Allagamenti, frane e smottamenti sono avvenuti nella notte tra il 10 e l’11 novembre nella Sicilia occidentale. Sciacca e Menfi, nella provincia di Agrigento, sono le località maggiormente colpite. Anche le zone agricole e rurali dei Monti Sicani risultano difficilmente accessibili, a causa delle strade rese spesso impraticabili da colate di fango e detriti. Decine sono i volontari e i tecnici della Protezione Civile Regionale che sono a lavoro per mitigare i pericoli e accelerare il ritorno alla normalità.

Domani le scuole a Catania rimarranno chiuse: “Le intense piogge della giornata odierna, che si protrarranno, e l’allerta arancione sulla Città, sentito il Prefetto, mi inducono a sospendere l’attività didattica per domani, venerdì 12 novembre – dice il sindaco del capoluogo etneo, Salvo Pogliese – La vicenda del Boggio Lera (il liceo scientifico dove è crollato un tetto, ndr) e la tragedia sfiorata dimostrano come la prudenza non sia mai troppa, soprattutto a seguito di un’allerta della Protezione Civile che ci avvisa del pericolo. Le verifiche nelle scuole continueranno e saranno sempre più accurate e approfondite, anche con iniziative specifiche, come annuncerò nei prossimi giorni. Non amo chiudere le scuole a cuor leggero, ma sento forte, prima di tutto, la responsabilità nei confronti dei nostri ragazzi e ragazze, da Sindaco e da genitore”.

Nel trapanese, città come Campobello di Mazara, Alcamo, Calatafimi-Segesta hanno registrato molti danni a causa di allagamenti anche in aree urbane e diverse squadre di volontariato sono operative per rimuovere detriti fango e acqua. La situazione più problematica è comunque nell’Agrigentino. A Sciacca sono 37 le famiglie evacuate. I nuclei familiari hanno trovato tutti autonoma sistemazione da parenti, amici o seconde case. I maggiori danni sono stati creati dall’esondazione dei torrenti Canzalamare e Foce di Mezzo affluenti del Mandrarossa. Isolate diverse contrade per la presenza di circa 50 cm di detriti nelle strade di collegamento, danni ad un piccolo ponte che collega c.da Raganella. Arrivate a Sciacca durante la scorsa notte le prime associazioni di volontariato, che sono impegnate in azioni di assistenza della popolazione, nello svuotamento dei locali allagati tramite pompe idrovore e addetti alla sorveglianza delle palazzine sgombrate. A rischio l’approvvigionamento idrico, in quanto acqua e fango hanno danneggiato i locali dove sono alloggiate le pompe dei pozzi idrici.

Una forte ondata di maltempo si è abbattuta questa mattina anche sulla provincia di Ragusa causando allegamenti e disagi. Situazione critica per la viabilità si registra a Santa Croce Camerina dove, a causa dell’intensa pioggia, sono esondati i torrenti San Giovanni, Biddemi e Petraro. Nel Trapanese la situazione appare molto critica, come si evince dalla nota di Stefano Pellegrino, presidente della commissione Affari istituzionali dell’Ars: “Gli agricoltori sono in ginocchio, alle prese con la conta dei danni. Ma si registrano anche strade allagate, scuole chiuse, smottamenti, fiumi esondati, persone intrappolate nelle case piene d’acqua. Trapani, Marsala, Mazara del Vallo, Castelvetrano e tutta la Valle del Belice sono territori in piena emergenza. Per tale motivo ho chiesto al Presidente della Regione la dichiarazione dello Stato di calamità naturale”. Anche la condotta idrica, a Trapani, si è allagata: sospesa l’erogazione dell’acqua. A Mazara è esondato il fiume.

Strade come fiumi anche nel Palermitano. A Caccamo è crollato un muro di contenimento. Problemi alla circolazione anche nei comuni di Santa Flavia e Contessa Ermellina