“Mamma comanda e picciotto va e fa”, recitava Alberto Sordi in un vecchio film di Alberto Lattuada. Me ne ricordo ogni volta che Giorgia Meloni chiama il Balilla dell’assessorato al Turismo e gli ordina la nomina da fare, i finanziamenti da predisporre, le società da coinvolgere in quel circo senza regole che è la pubblicità per la promozione della Sicilia nel mondo. Mamma comanda e picciotto va e fa: anche calpestando i protocolli, come per la nomina di Beatrice Venezi alla direzione di Taormina Arte; anche dilapidando risorse che avrebbero potuto risolvere il problema antico della viabilità ridotta a una rete di trazzere; anche sfidando il buon gusto e il buon senso. Il picciotto è fatto così: se una nomina non lo convince risponde “suca”; ma se la comanda arriva dal cerchio magico di Giorgia diventa un cameriere. In premio gli daranno un seggio alla Camera.