Visti i precedenti col Turismo, farebbero meglio ad andarci cauti. Ma Schifani l’aveva detto, e l’assessore Amata è pronta a seguirlo: la nuova frontiera è il cinema. La Regione aveva co-finanziato investimenti per 10,8 milioni complessivi, solo nel 2022, per garantire “progetti importanti e di grande qualità, che possano costituire il veicolo promozionale di ciò che la nostra Isola può offrire ai visitatori di tutto il mondo”. Parola, manco a dirlo, di Nicola Tarantino, dirigente della Sicilia Film Commission ed ex commissario della Sinfonica, scelto dall’ex assessore Manlio Messina per fare dell’Isola una terra di celluloide. A suon di finanziamenti e idee un po’ bislacche.

Come quella sbandierata dal neo assessore Amata l’altro giorno in conferenza stampa. Un cineporto per consentire alle produzioni di avere un luogo al chiuso in cui girare anche le “scene acquatiche”, che richiedono la presenza di una grande piscina (togliendo il primato a Malta). Il progetto, che al momento è solo nella testa dell’assessore, vorrebbe fare di Palermo una sorta di Cinecittà in miniatura. Gli studios sorgerebbero nell’ex Manifattura Tabacchi, presso il porticciolo turistico dell’Acquasanta.

C’è questa smania di grandezza che attanaglia la giunta di Schifani. La quale spera di ottenere l’effetto “The White Lotus”, cioè la serie americana girata a Taormina che da parte della Regione non ha visto un solo euro di contributo. L’ex assessore Messina, di recente, s’è preso i meriti anche per aver trascinato in Sicilia 500 milionari che oggi investono in appartamenti di lusso presi in affitto. Come se fosse la Regione a renderli ambiti e costosi. Qui sembra che a ogni volo prenotato dal continente ci sia lo zampino della politica, ma non è così. La politica ha solo finanziato ingenti campagne di comunicazione che puzzano di fritto, e su cui indagano la Procura di Palermo e la Procura della Corte dei Conti. La politica ha soltanto provocato scandali a cui, in seguito, ha tentato di mettere una pezza per stroncare gli imbarazzi (come nel caso di Cannes).

La politica continua a tessere intrecci con le grandi società del Nord, come Rcs Sport, che ha ottenuto un paio di milioni per la cessione dei “servizi di comunicazione” riferiti all’ultimo Giro di Sicilia, appena disputato sulle nostre strade. La politica, per tornare al cinema, apre bandi e concede finanziamenti per la realizzazione di film e cortometraggi – non c’entra “The White Lotus” – che spesso rimangono confinati a un pubblico di nicchia: l’ultimo regalo vale 6,5 milioni, a valere sul bilancio della Regione, per la concessione di contributi a sostegno delle produzioni cinematografiche e audiovisive. “Lo scopo – si legge in una nota di Palazzo d’Orleans – è quello di rafforzare e qualificare le imprese locali, attrarre le produzioni nazionali e internazionali, favorire la crescita professionale degli operatori del settore e diffondere la conoscenza dell’Isola”. La firma in calce è sempre quella di Tarantino.