Nino Minardo è un uomo politico perbene, un deputato serio, orgoglioso del proprio ruolo di presidente della Commissione Difesa e altrettanto rispettoso dei propri elettori; che, per fortuna sua, sono tantissimi. Riesce perciò difficile capire per quale motivo abbia deciso di abbandonare il gruppo parlamentare della Lega e di fare comunella con l’Udc di Lorenzo Cesa, un partito che conta alcuni reduci della vecchia DC e che ad ogni elezione cerca di rientrare in gioco promettendo al maggiore offerente pacchetti di voti che non ha. E’ molto probabile che sia stato Matteo Salvini, abbagliato dalla fresca alleanza con Cesa, ad avere chiesto a Minardo il sacrificio di iscriversi al gruppo misto. Ma ne valeva la pena? Sono anni ormai che l’Udc si muove nel sottobosco della politica. Non attrae più un elettore, cerca solo di raccattare una o due poltrone. Anche usate.