“Siamo in guerra”, ha ripetuto ieri Nello Musumeci brandendo la mascherina come un’arma capace di intimorire i reprobi e i disobbedienti. Lui – beato lui – crede di fronteggiare la situazione a colpi di appelli e di tamponi. Invece l’emergenza che strangola la Sicilia non è quella sanitaria, ma quella economica. E’ sprofondato il turismo. E’ naufragato il commercio. Le imprese barcollano. La disoccupazione avanza. Boccheggia pure il lavoro nero. E la Regione che fa? Allarga le braccia. Vorrebbe dare una mano agli operai in bilico tra cassa integrazione e licenziamento ma non ha un euro in cassa. Vorrebbe sostenere le aziende sull’orlo della chiusura ma la Finanziaria approvata cinque mesi fa ha partorito un bilancio di cartapesta. Un bluff. La guerra c’è ma il colonnello Nello vuole far credere ai siciliani che per vincerla bastano due tamponi e una mascherina.