“La mia rivoluzione è la normalità”. Questa la dichiarazione rilasciata dal Presidente della Regione a Mario Barresi de La Sicilia. Dopo tante rivoluzioni farlocche e anche scellerate, una boccata di concretezza non farebbe certamente male. Ma di quale normalità parliamo? Di quella pavida e sonnacchiosa che somiglia tanto all’ignavia? O di quella che pretende di sopravvivere insabbiando ogni problema, ogni ostacolo, ogni scandalo? Nel firmamento di Musumeci non tutte le costellazioni brillano come le Pleiadi. Ci sono anche stelle opache, fatte di fuffa e malaffare, e il Governatore dovrà prima o poi prendere una decisione. Non può starsene sul divano, come Apollonie Sabatier, che fu amatissima da Baudelaire, e pensare “di fare del bene anche senza saperlo, anche dormendo, semplicemente vivendo”. La normalità a volte richiede pure del coraggio.