Il fallimento di Blutec è anche il fallimento di Luigi Di Maio. L’ex Ministro dello Sviluppo Economico, ora agli Esteri, si era presentato a Termini Imerese per incontrare gli operai e le istituzioni e garantire il massimo impegno da parte del governo per individuare qualcuno che, in alternativa a Blutec, potesse rilanciare lo stabilimento. Non c’è riuscito. Da qui l’analisi del governatore siciliano, Nello Musumeci, che ammonisce pure sul futuro di Ilva: “Dopo aver vissuto sulla pelle dei siciliani l’incapacità del governo nazionale di affrontare seriamente la crisi della Blutec di Termini Imerese, adesso a fare le spese dell’inettitudine del secondo ministro dello Sviluppo economico del Movimento 5 Stelle (Patuanelli) sono i lavoratori pugliesi degli stabilimenti ex Ilva di Taranto. Per trattare con Mittal, che vuole mettere in mezzo a una strada 4.700 persone, serve esperienza e concretezza – sottolinea Musumeci – Ricordo quando Beppe Grillo, prima della nascita del secondo governo Conte, auspicò che i ministri fossero individuati in un pool di personalità del mondo della competenza. Ecco, purtroppo così non è stato – aggiunge – e oggi il futuro della più grande acciaieria è nelle mani di chi non ha mai fatto fronte a situazioni del genere. Serve una task force a cui affidare la soluzione del casi Ilva e Blutec e di tutte le altre crisi industriali. Il Sud ha già tanti problemi e non può diventare la palestra dove i 5 Stelle tentano di formare la propria classe dirigente a colpi di errori”.