“Ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse”. Il Tar di Palermo ha messo la parola fine sulla querelle scoppiata dopo il ricorso dello Stato contro l’ordinanza di Musumeci che imponeva lo sgombero degli hotspot e dei centri di accoglienza, oltre che la chiusura dei porti siciliani. Viene confermata, così, la decisione del presidente della terza sezione, Maria Cristina Quiligotti, che aveva accolto la sospensiva richiesta da palazzo Chigi. L’ordinanza del presidente della Regione, inoltre, avrebbe avuto validità fino al 10 settembre, per cui ha già cessato di produrre effetti.

Secondo i giudici del tribunale amministrativo, la competenza su queste materie resta dello Stato e il provvedimento del presidente della Regione non è legittimo. La decisione della presidente della terza sezione del Tar era stata attaccata da Musumeci perché in passato era stata consulente di Zingaretti nella Regione Lazio. Un’uscita che a molti del centrodestra non era piaciuta. “Il potere di disciplinare l’immigrazione – scrivono i giudici – rappresenta un profilo essenziale della sovranità dello Stato, in quanto espressione del controllo del territorio; potere, al quale si correla il controllo giuridico dell’immigrazione di esclusiva competenza dello Stato a presidio di valori di rango costituzionale”.

“Era già tutto scritto – è la replica di Musumeci –. Solo chi non conosce il rito amministrativo poteva attendersi una pronuncia diversa dal decreto monocratico. O qualcuno pensava che il collegio del Tar avrebbe smentito il suo presidente? I siciliani sanno bene che senza la mia azione, Roma non si sarebbe mai svegliata sul tema migranti. E lo dicono i fatti: tutti i provvedimenti adottati dal governo centrale sono successivi. I fatti, per fortuna, parlano più delle ideologie. E i fatti dicono con chiarezza che in Sicilia gli hotspot continuano ad essere fuori legge e non adeguati alle norme Covid. Roma rivendica competenze? Le eserciti davvero, oppure lasci fare alla Regione”.

Intanto, la nave quarantena Azzurra è arrivata, da Augusta, al porto di Cala Pisana di Lampedusa ed ha già attraccato per procedere all’imbarco di circa 480 migranti ospiti dell’hotspot. Ad operazioni concluse, nella struttura resteranno una quarantina al massimo di persone. Ieri, la nave Rhapsody ha concluso l’imbarco di 477 persone, di cui 15 positivi al Covid, ed ha fatto rotta verso il porto di Palermo dove resterà in rada.