E tu? Certo, chi non ha peccati scagli la prima pietra. Ma io appartengo ormai alla categoria dei reduci e combattenti. Non ho mai impartito lezioni, non mi avventuro in raccomandazioni, lascio che questo mestiere – il mestiere di giornalista – si consumi senza rimpianti e nostalgie in “un ritaglio di chiacchiera”; oppure, per dirla con Giorgio Manganelli, in “un gomitolo di inutili aggettivi, di frivoli avverbi, di risibili sentenze”. Ormai s’avanzano nuovi maestrini: distribuiscono pagelline, ostentano innocenza e immacolatezza, indossano i paramenti sacri degli inquisitori, bollano come reprobo chiunque abbia l’umiltà o il coraggio di ricordare che si può vivere da uomini liberi anche senza sudditanza verso i nuovi eroi del giustizialismo, senza riverenza verso le persecuzioni, senza l’indecenza di impiccare la gente al palo della gogna e dello sputtanamento.