Dicono che vogliono aiutare le imprese e stanziano pure 365 milioni, recuperati dal fondo europeo, per fronteggiare il caro bollette. Poi però chiudono la cassa regionale, non pagano le fatture e lasciano i costruttori dell’Ance sull’orlo del precipizio. Lo stesso paradosso si ritrova nel complicato mondo della Sanità. Il presidente Schifani vorrebbe cancellare le liste d’attesa e non perde occasione per invocare una maggiore collaborazione tra pubblico e privato, tra le strutture ospedaliere e i convenzionati esterni. Poi però succede che i finanziamenti a favore del Cefpas, il centro di formazione tanto caro all’ex assessore Razza, scorrono velocemente mentre i laboratori d’analisi aspettano da due anni gli arretrati dell’extrabudget: il decreto è di giugno, i conteggi sono pronti, manca il via libera dell’assessorato. Si può ancora credere in questa Regione?