Mettiamolo subito in chiaro. Noi di “certa stampa” siamo follemente innamorati della musica. Non ci perdiamo un concerto né un’opera lirica. Qui, in redazione, saltelliamo spesso tra la scrittura e l’arpeggio. L’altro giorno, in una pausa di lavoro, un nostro cronista, Costantino Muscarà, si è avventurato in una discettazione che ci ha commossi: è partito dall’Aria sulla Quarta Corda di Johann Sebastian Bach al solo scopo di incantarci con l’Adagetto di Gustav Mahler. Mentre un altro collega, Enrico Ciuni, ci ha tenuti inchiodati a un sublime confronto tra le Variazioni Goldberg e il “Molto allegro con fuoco” di Felix Mendelssohn. Non ci piace invece la musica di sottogoverno: quella finanziata dalla Regione per foraggiare pagnottisti, affaristi, dive ministeriali e tutte le faccette nere che in Sicilia si arricchiscono col gioco sporco della “comunicazione”.